Che cosa è un atto stragiudiziale?

Differenza tra atto giudiziale e atto stragiudiziale: la lettera di diffida, di recupero crediti o di contestazione.

Spesso, le lettere di recupero credito o di diffida contengono la dicitura «atto stragiudiziale». Di cosa si tratta? Che cos’è un atto stragiudiziale? Cerchiamo di spiegarlo con parole semplici e pratiche.

La parola «stragiudiziale» indica qualcosa che avviene al di fuori di un tribunale e che non implica alcun giudizio. È stragiudiziale quindi un tentativo di componimento di una lite che si svolge al tavolo degli avvocati così come lo è una procedura di contestazione contro il datore di lavoro dinanzi all’Ispettorato del lavoro o al sindacato.

Ora, possiamo comprendere meglio cos’è un atto stragiudiziale. L’atto stragiudiziale è un documento che non proviene da un giudice o che non è funzionale a una causa (come potrebbe invece essere la citazione), ma che viene ugualmente spedito a una controparte per ottenere da quest’ultima una determinata prestazione (ad esempio, un pagamento) o un particolare comportamento (ad esempio, l’abbattimento di una costruzione rasente al confine o di un albero che minaccia di cadere o l’adozione di misure di sicurezza).

Ad esempio, sono atti stragiudiziali la lettera di diffida e messa in mora, la richiesta di un pagamento, la contestazione di un licenziamento inviata alla propria azienda, la denuncia di sinistro spedita all’assicurazione o quella al costruttore di un edificio che presenti dei vizi. Così come è stragiudiziale la denuncia di un difetto in un oggetto acquistato, che deve essere inviata dal consumatore entro 60 giorni dall’acquisto. È stragiudiziale anche un atto di precetto, ossia l’avviso a pagare entro 10 giorni, pena l’avvio delle azioni esecutive.

Quindi, tutte le volte che si legge su una lettera «atto stragiudiziale di messa in mora» si può, in un certo senso, dormire più sereni: tale documento infatti, come anticipato, non è propedeutico a un processo, non costituisce cioè l’inizio di una causa ma funge da semplice sollecito, sollecito che può essere scritto da un avvocato o dallo stesso creditore. Dopo un atto stragiudiziale, in assenza di adempimento spontaneo, è ben possibile che si passi alle vie giudiziarie, ma non è del tutto scontato.

Non è necessario scrivere «atto stragiudiziale» sulle lettere. Di solito, si usa la parola «atto stragiudiziale» con lo scopo di intimorire la persona inesperta in materia legale che magari non comprende appieno il significa di tale parola. È molto usuale leggere la dicitura «atto stragiudiziale» nelle lettere del recupero crediti.

Come anticipato, però, nessuna norma richiede che in una comune lettera si apponga tale dicitura, che peraltro è del tutto superflua. Superflua perché è molto facile distinguere un atto stragiudiziale da uno giudiziale. Un atto giudiziale si caratterizza innanzitutto dal fatto che la sua notifica viene curata da un ufficiale giudiziario e, in secondo luogo, reca l’indicazione del tribunale da cui proviene o presso cui il destinatario dell’atto viene citato.

L’atto stragiudiziale, invece, può essere spedito con qualsiasi mezzo: con una normale raccomandata, con una pec (ossia un’email di posta elettronica certificata) o anche con una lettera semplice; inoltre, non contiene alcuna indicazione di autorità giudiziaria.

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