Il nuovo decreto Sostegni dovrebbe reinserire lavoratori non dipendenti, professionisti e imprenditori individuali nel blocco delle rate fino al 31 dicembre.
Le rate del mutuo per la prima casa restano in freezer. Ma con un’importante novità. Il Governo sta per approvare una nuova proroga della sospensione del finanziamento ottenuto per l’acquisto dell’abitazione principale non solo per i lavoratori dipendenti: il beneficio sarà allargato ad autonomi, professionisti e imprenditori individuali.
Ne ha parlato davanti alla commissione Finanze della Camera il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon: «È allo studio del Mef – ha detto – una verifica tecnica per valutare la possibilità di elaborare una norma di proroga dell’operatività dell’art. 54 del dl 18/2020, finalizzata ad estendere anche ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti e agli imprenditori individuali i benefici dell’accesso al Fondo per la sospensione dei mutui per l’acquisto della prima casa».
Ad oggi, il cosiddetto Fondo Gasparrini consente ai titolari di un mutuo fino a 250mila euro chiesto e ottenuto per l’acquisto della prima casa di poter beneficiare, qualora si trovassero in momentanea difficoltà, della sospensione del pagamento delle rate per 18 mesi, mantenendo il 50% degli interessi maturati nel periodo della pausa.
La novità di cui ora parla Durigon è la seguente. Lo scorso anno, con i decreti Cura Italia e Liquidità, era stato deciso di congelare le rate dei mutui sulla prima casa fino al 17 dicembre 2020 anche per autonomi, professionisti e imprenditori individuali che avevano avuto un calo del fatturato o dei compensi a causa dell’emergenza Covid. Dopodiché, un’ulteriore proroga aveva sospeso i pagamenti delle rate fino al 31 dicembre di quest’anno lasciando fuori, però, queste categorie. Significa che i mutui di autonomi, professionisti e imprenditori individuali sono ripartiti all’inizio del 2021. Ora, il Governo vuole coinvolgerli di nuovo nella sospensione delle rate tramite il nuovo decreto Sostegni che verrà approvato nei prossimi giorni, visto che l’emergenza sta ancora creando grossi problemi economici a queste categorie.
La sospensione, tuttavia, non è automatica: va presentata la domanda alla banca che ha erogato il mutuo, utilizzando il modulo messo a disposizione sul sito della Consap (la Concessionaria servizi assicurativi pubblici). Occorre allegare la documentazione che attesta il possesso dei requisiti.
Finora, l’agevolazione spettava a chi aveva avuto a causa del Covid:
la cessazione del rapporto di lavoro subordinato, ad eccezione di risoluzione consensuale, per limiti di età con diritto a pensione di vecchiaia o di anzianità, di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, di dimissioni del lavoratore non per giusta causa, con attualità dello stato di disoccupazione;
la cessazione dei rapporti di lavoro atipici;
un caso di morte o di riconoscimento di handicap grave di un titolare del mutuo, cioè di invalidità civile non inferiore all’80%;
per autonomi, professionisti e imprenditori individuali, un calo del fatturato o dei compensi del 33% confrontando un determinato periodo di tempo anno su anno, che ora dovrà essere stabilito dal nuovo decreto Sostegni.
Fino al 31 dicembre 2021, è attiva la procedura breve della moratoria che comporta la sospensione immediata del mutuo da parte della banca dal momento in cui viene presentata la domanda.