Green Pass: ecco come ottenerlo.

Con il «certificato verde» sarà possibile viaggiare liberamente nell’Ue: potrà spostarsi anche chi è minorenne e chi non ha uno smartphone o un pc.

Dopo mesi di restrizioni e lunghi periodi di lockdown, in vista della stagione estiva, cresce l’attesa del Green Pass (o certificato Covid digitale europeo). L’asso nella manica di chi è stato vaccinato, risulta negativo al tampone oppure è guarito dal Covid-19. Il «certificato verde» consentirà infatti, a chi è in possesso di una delle condizioni appena citate, di viaggiare e circolare con maggiore libertà nell’Ue a partire dal prossimo primo luglio.

Il Green Pass indicherà lo stato di salute dei cittadini europei e sarà pronto verso metà giugno, come ha precisato il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Europeo.

Ma com’è possibile ottenere il Green Pass? E per quanto riguarda i minorenni cosa è stato previsto? Come scaricare il proprio certificato dall’App IO e da Immuni? E chi non ha un buon rapporto con la tecnologia a chi può rivolgersi? Nei prossimi paragrafi, cercheremo di vederci più chiaro e spiegare come funziona il Covid pass.

Ma procediamo con ordine.

Indice:

1 Cos’è il Green Pass?

2 Green Pass: come scaricarlo?

3 Green Pass: come funziona per chi non usa Internet

4 Green Pass con l’App IO

5 Green Pass con Immuni

6 Green Pass: rischio violazione della privacy?

Cos’è il Green Pass?

Partiamo dalle definizioni. Il Green Pass (o Covid Pass) è un documento che attesta:

l’inoculazione di almeno la prima dose del vaccino (devono passare 15 giorni dalla prima somministrazione);

l’esito negativo di un tampone (effettuato entro e non oltre 48 ore);

l’avvenuta guarigione dall’infezione da Sars-Cov-2.

Insieme all’azienda di Stato Sogei e al ministero della Salute, l’Italia sta lavorando ad una piattaforma su cui transiteranno tutti i dati sui vaccini, tamponi e referti.

La piattaforma è necessaria per la gestione centralizzata del pass, con cui in Italia sarà possibile entrare nelle Rsa, partecipare ai ricevimenti dei matrimoni e spostarsi da un Paese all’altro dell’Ue durante i mesi estivi.

Green Pass: come scaricarlo?

Come ha precisato su La Repubblica, Massimo Mangia (presidente di Federprivacy e tra i pionieri della Sanità digitale italiana), accedendo ad un apposito sito, collegato al sistema Tessera Sanitaria, e inserendo le cifre della tessera sanitaria, la scadenza ed un codice temporaneo (Otp, one time password), corrispondente al certificato, gli utenti potranno scaricare il Green pass come pdf, inviarlo per posta elettronica oppure stamparlo.

Sarà possibile effettuare la medesima operazione anche per i figli minorenni (inserendo i codici della tessera sanitaria e la password associata ai loro certificati). Una volta diventato disponibile il certificato dei propri figli, la password arriverà sul cellulare dei genitori. Stessa operazione vale per i maggiorenni, i quali riceveranno la password temporanea di accesso ai propri certificati.

Quanto tempo occorre per aver diritto al documento? Come precisato nel primo paragrafo, le condizioni per avere diritto al Green Pass sono tre (vaccino, tampone negativo, guarigione dal Covid-19). Soddisfatto uno di questi requisiti, il sistema genera il certificato e invia la password temporanea all’interessato.

In alternativa al sito, i cittadini potranno inserire la password usa e getta sull’app Immuni (ne parleremo meglio a breve) per scaricare il certificato (il proprio o quello dei figli). Massimo Mangia aggiunge che «Per le Regioni che lo consentono, sarà possibile fare lo stesso tramite Fascicoli sanitari elettronici, anche per i propri figli».

Green Pass: come funziona per chi non usa Internet

E chi non ha un buon rapporto con la tecnologia, in che modo potrà scaricare il Green Pass? Il Governo sta predisponendo due vie alternative: sarà possibile rivolgersi a medici e farmacisti. Ecco come funzionerà.

Il medico potrà accedere al sistema Tessera sanitaria con le proprie credenziali, dopodiché provvederà all’inserimento del codice fiscale del paziente (anche minorenne) e troverà il certificato (da scaricare, stampare, inviare tramite e-mail) oppure può farlo attraverso il fascicolo sanitario elettronico dell’assistito (qualora quest’ultimo gli abbia fornito il proprio consenso).

Anche il farmacista potrà accedere al sistema Tessera sanitaria, inserendo il codice fiscale dell’assistito e la password temporanea.

Green Pass con l’App IO

Gli utenti dotati di Spid oppure di carta di identità elettronica (Cie) possono ricorrere all’uso dell’App IO per ottenere il Green Pass. I passaggi da seguire sono semplici e immediati.

In pratica, chi ha diritto al Green Pass, anziché accedere al sito, riceverà una notifica direttamente sul proprio smartphone. Gli basterà aprire l’app, entrare con lo Spid o con la Cie e troverà il pass, da salvare per un accesso diretto, anche senza connessione a Internet e mostrarlo all’occorrenza alle forze dell’ordine.

Anche i bambini possono avere la carta di identità elettronica, a differenza dello Spid, e potranno avere il Green Pass sull’app IO.

Green Pass con Immuni

Fra le alternative allo studio per ottenere il Green Pass c’è anche l’app Immuni, lanciata lo scorso anno per il contact tracing.

L’utente potrà inserire uno dei codici che saranno inviati o consegnati, nel momento in cui gli sarà somministrato il vaccino, farà il tampone oppure effettuerà la visita per l’accertamento della guarigione dal Covid-19, e il numero di tessera sanitaria. Sarà così generato un Qr-code da salvare sul proprio smartphone e/o da stampare. Questo codice dovrà essere letto con un’altra app dalle forze dell’ordine o da chi sarà abilitato al controllo.

Green Pass: rischio violazione della privacy?

Il certificato verde sarà dotato di un Qr-code per verificare la validità del pass al momento del suo utilizzo. Il cittadino dovrà mostrarlo insieme a un documento di identità. Ma quali dati saranno visualizzati? E chi dovrà verificare la validità del Green Pass? Saranno le forze dell’ordine oppure saranno anche i soggetti privati? Immaginiamo i casi in cui si debba far rientro in Italia dopo un viaggio oltre i confini nazionali. Oppure pensiamo a quelle ipotesi in cui si intenda partecipare ad un matrimonio, andare in discoteca, fruire dei servizi turistici, alberghieri e dei trasporti.

Un altro nodo da sciogliere è il seguente: in che modo saranno trattati i dati dei cittadini?

In soldoni, per evitare un’eclatante violazione della privacy, anche il Garante per la protezione dei dati personali vorrebbe che i dati risultanti al verificatore siano relativi alla validità o all’invalidità del green pass e non compaiano i motivi ad essa correlati (cioè se il cittadino ha avuto il Covid ed è guarito oppure se ha fatto il vaccino anti-Covid, o ancora se si è sottoposto ad un tampone ed ha ottenuto un esito negativo).

Questi interrogativi troveranno risposta nel prossimo decreto.

Lascia un commento

Post Recenti

  • 0923 711979 - 347 0709326
  • info@avvocatogiuseppegandolfo.it
  • Via G. Garibaldi, 15 - Marsala

Seguimi su