Che cosa deve fare il conducente e che cosa possono fare gli agenti o i militari. Quali sanzioni per chi non rispetta l’alt.
Sei alla guida della tua auto e, ad un certo punto, vedi un agente di Polizia o un carabiniere che ti fa segno con la paletta di accostare e di fermarti: sei finito in un posto di controllo. Se, invece, vedi che la strada si stringe perché sono stati posizionati dei coni per costringerti a passare da un determinato punto in cui ci sono poliziotti o carabinieri, sei finito in un posto di blocco. Due situazioni teoricamente diverse ma con norme di comportamento molto simili. Ed in entrambi i casi sono previste delle sanzioni per chi non rispetta l’alt. Quelle più salate riguardano il mancato rispetto del posto di blocco: quali regole e come comportarsi per evitare dei guai seri?
Di regole, in realtà, ne basterebbero solo due: stare tranquilli e fare quello che gli agenti chiedono di fare. In questo modo, non ci sarà nulla di cui dovrai preoccuparti: prima o poi, finito il controllo o il blocco, ti lasceranno proseguire. Tuttavia, a scanso di equivoci o di situazioni imbarazzanti, è importante ricordare che le regole non valgono solo per gli automobilisti ma anche per i poliziotti o i carabinieri o i finanzieri impegnati al posto di blocco o di controllo. Pure loro hanno delle norme ben precise da osservare, perché possono muoversi entro certi margini stabiliti dalla legge.
Ecco, allora, le regole di comportamento che vanno rispettate in un posto di blocco.
Posto di blocco o di controllo: c’è una differenza?
Come accennato all’inizio, spesso, si utilizzano le espressioni posto di blocco o posto di controllo come sinonimi. Eppure, anche se apparentemente può sembrare che abbiano lo stesso scopo, sono due situazioni diverse che prevedono anche delle sanzioni diverse nel caso in cui l’automobilista decida di tirare dritto e di non fermarsi.
Il posto di blocco è costituito da più pattuglie delle forze dell’ordine (possono essere agenti di Polizia, Carabinieri, militari della Guardia di Finanza, ecc.). Lo scopo è quello di controllare tutte le auto una per una: di solito (ma non solo), infatti, viene istituito il posto di blocco quando si sta cercando di individuare una persona ricercata. Proprio per questo, viene creata con i coni una corsia – preceduta dal cartello «Alt Polizia» ben visibile – in cui vengono obbligatoriamente incanalate le macchine, in modo che tutte siano visibili agli agenti e che possa essere rispettato, se richiesto, l’alt.
Il posto di controllo, cioè quello che si trova più spesso per strada, non prevede questa corsia obbligatoria. L’automobilista troverà solo una pattuglia formata da almeno due agenti che, a una certa distanza, gli faranno segno con la paletta di accostarsi e di fermarsi. Il conducente deve restare nell’abitacolo, a meno che gli agenti gli chiedano di scendere.
C’è un’altra differenza, come detto, tra posto di blocco e posto di controllo, e consiste nelle sanzioni. Chi non rispetta un posto di blocco rischia una multa tra 1.256 e 5.030 euro, la denuncia all’autorità giudiziaria e la decurtazione di 10 punti dalla patente. Meno severa, ma non per questo meno importante, la sanzione in caso di mancato stop al posto di controllo: multa tra 80 e 318 euro, fermo dell’auto e decurtazione di 3 punti dalla patente.
Posto di blocco: come comportarsi?
Parliamo, dunque, del posto di blocco, vale a dire di quella corsia obbligatoria preceduta dal cartello «Alt Polizia» in cui bisogna incanalarsi in fila indiana. Non occorre ricordare che, quando non hai qualcosa da nascondere, tanto vale che stai tranquillo (soprattutto se sei «alla prima esperienza»): l’agitazione può far pensare agli agenti di avere fatto centro.
Visto che di tempo ne hai, perché devi rallentare e metterti in fila indiana per passare davanti ai poliziotti, è opportuno controllare che tu non stia trasgredendo alcuna norma del Codice della strada: sicuramente, non avrai il cellulare in mano, avrai la cintura di sicurezza allacciata e starai tenendo il volante con le due mani. Meglio per te.
Se la fila di auto si ferma e sei in sosta in attesa di avvicinarti agli agenti, puoi approfittare per preparare e tenere a portata di mano i documenti che potrebbero esserti richiesti. Che poi sono i soliti: patente e libretto.
Quando arrivi davanti ai poliziotti, le possibilità sono due. La prima: che, dopo aver guardato te e la targa del tuo veicolo, ti dicano di proseguire. In questo caso, il posto di blocco è stato superato senza particolari problemi e puoi continuare il tuo viaggio. La seconda: che gli agenti vogliano fare un controllo più approfondito. A questo punto, ti diranno di accostare e di fermare la macchina.
Non devi scendere dall’abitacolo, a meno che non ti venga richiesto. Dovrai mostrare ai poliziotti i documenti che ti verranno richiesti (quelli che hai precedentemente preparato più quelli che riterranno opportuno visionare), purché si tratti di quelli che devi obbligatoriamente portare in auto (leggi Documenti in auto: quali sono obbligatori?).
Secondo il Codice della strada, gli agenti possono:
ispezionare il veicolo per verificare che rispetti tutte le norme previste dalla legge;
bloccare l’auto se le luci o le gomme presentano difetti o irregolarità «tali da determinare grave pericolo per la propria e l’altrui sicurezza, tenuto conto delle condizioni atmosferiche o della strada»;
chiedere al conducente di non proseguire o di prestare determinate cautele se sprovvisto di catene o di gomme da neve che in quel momento e in quella strada si rendono necessarie.
I poliziotti possono chiederti anche di aprire il bagagliaio per effettuare un’ispezione, così come controllare l’interno dell’abitacolo (vano portaoggetti, tasche delle portiere, ecc.).
Nel caso in cui emergano degli elementi che possano far pensare il possesso di armi o di sostanze stupefacenti, gli agenti sono legittimati anche a perquisirti. Ma dovranno redigere e consegnarti un verbale sul posto spiegando il motivo della perquisizione.