Autorizzazioni per installare una copertura del terrazzo in un condominio.
Un nostro lettore vorrebbe far erigere una casetta in legno, su di un ampio terrazzo scoperto di sua proprietà, per custodire attrezzi e oggetti vari. Ci chiede cosa deve fare per installarla senza avere problemi con la legge e a chi deve rivolgersi per ottenere le eventuali autorizzazioni necessarie, trovandosi in un condominio. Si può installare una casetta in legno sul terrazzo privato? Cerchiamo di fare il punto della situazione.
Ci sono tre aspetti da considerare nel momento in cui si intende creare una casetta in legno su un terrazzo privato: il primo è il rapporto con la Pubblica Amministrazione e, in particolare, con il Comune ai fini del rispetto della normativa urbanistica ed edilizia; il secondo è il rapporto con il condominio e, in particolare, con le norme che tutelano la stabilità dell’edificio e l’estetica del fabbricato; il terzo è il rapporto con i vicini che vivono sui piani superiori a quello in cui viene installata la cascina, che potrebbero dolersi di ciò per via della perdita dell’affaccio.
Terremo separate le tre questioni in modo da comprendere meglio come muoversi.
Indice:
1 Autorizzazione Comune per installazione casa in legno sul terrazzo
2 Autorizzazione condominio per installazione casa in legno sul terrazzo
3 Rapporti con il condomino del piano di sopra.
Autorizzazione Comune per installazione casa in legno sul terrazzo
La chiusura di un terrazzo costituisce un intervento edilizio che richiede il permesso di costruire da parte del Comune, dietro pagamento della relativa imposta di concessione. Si tratta infatti di uno spazio vivibile e ampio, che modifica definitivamente la struttura dell’area in questione.
La giurisprudenza ritiene obbligatorio il permesso di costruire anche per la chiusura dei balconi, ben più piccoli del terrazzo. A maggior ragione, quindi, tale prescrizione vale per la realizzazione di una casetta in legno sul terrazzo.
Per evitare di dover chiedere il permesso di costruire, bisognerebbe sterzare verso un pergolato o una pergotenda in quanto rientranti nell’edilizia libera. Si tratta di strutture costituite da due o quattro travi in legno verticali su cui si appoggia una copertura mobile, costituita rispettivamente da piante rampicanti o da stoffa retraibile.
Bisognerà poi verificare se l’edificio è soggetto a vincoli culturali o paesaggistici, nel qual caso gli interventi di modifica della struttura del fabbricato sarebbero del tutto illeciti.
La violazione di tali norme integra un abuso edilizio e, quindi, il rischio non solo di un procedimento penale ma anche di un ordine di demolizione dell’opera.
Autorizzazione condominio per installazione casa in legno sul terrazzo
Il secondo aspetto da tenere in considerazione è il rapporto con il condominio.
Innanzitutto, bisogna rispettare eventuali divieti contenuti nel regolamento condominiale, divieti però che potrebbero essere opposti al condomino solo in quanto tale clausola regolamentare sia stata approvata all’unanimità.
In linea generale, ciascun condomino è libero di eseguire interventi sulla proprietà individuale senza dover chiedere il permesso al condominio, premurandosi solo di informare di ciò l’amministratore. Tuttavia, le regole del Codice civile vietano di realizzare opere sulla proprietà privata che possano pregiudicare la stabilità e il cosiddetto decoro architettonico dell’edificio. Nel primo caso, basterà una relazione di un tecnico (ad esempio, un ingegnere) che possa garantire sulla bontà dell’intervento e sull’assenza di pregiudizi per il condominio. Nel secondo caso, invece, bisogna evitare di modificare la sagoma del palazzo e di creare storture con l’estetica della facciata (anche se si tratta di una facciata che affaccia su una corte interna). Il che è molto probabile che avvenga nel caso della realizzazione di una casetta in legno, a meno che non si tratti di un manufatto di modeste dimensioni, tanto da non essere visibile.
L’unico modo per superare questo problema è ottenere l’autorizzazione da parte dell’assemblea. Solo con il via libera degli altri condomini infatti non si rischia una causa contro il condominio e una richiesta di demolizione del manufatto.
Rapporti con il condomino del piano di sopra
Ultimo ma non minore problema è il rapporto con il condomino del piano sovrastante che, proprio per via dell’elevazione di una costruzione perderebbe il suo diritto all’affaccio e al panorama. Quindi, anche in questo caso, per evitare contestazioni sarà necessario ottenere da questi l’autorizzazione al compimento dell’opera.