Giovani, donne, lavoratori in cassa integrazione, disabili, neolaureati, apprendisti: chi può trovare la sua occasione grazie alle agevolazioni dello Stato.
Per quanto i tempi recenti siano stati difficili dal punto di vista economico, oggi le imprese contano su numerose agevolazioni per dare una spinta al mercato del lavoro e concedere un’opportunità soprattutto alle categorie più penalizzate, vale a dire giovani e donne, e nelle zone più disagiate sotto il profilo occupazionale, in particolare al Sud. Questo vuol dire che, se da una parte le aziende sono chiamate a dare il loro contributo con contratti più stabili, anche chi è alla ricerca di un lavoro ha maggiori occasioni di trovarlo. Ecco, allora, come assumere e come essere assunti nel 2021: la guida a tutti gli incentivi proposti dal Governo per favorire l’occupazione senza gravare eccessivamente sui datori di lavoro.
I benefici vanno dalla riduzione totale o parziale dei contributi al riconoscimento del credito d’imposta. In altre parole, si tratta di dare la possibilità di assumere e di essere assunti nel 2021 pagando meno tasse attraverso le agevolazioni messe a disposizione dallo Stato, anche in collaborazione con Regioni e Province autonome.
Vediamo di seguito la guida su come essere assunti nel 2021 e tutti gli incentivi che riguardano il mercato del lavoro.
Indice:
1 Assunzione con il bonus IO Lavoro
2 Assunzione con il bonus occupazione giovani
3 Assunzione con il bonus donne
4 Assunzione con la decontribuzione al Sud
5 Assunzione con il reddito di cittadinanza
6 Assunzione con l’incentivo all’apprendistato
7 Assunzione con altri bonus per i giovani
8 Assunzione con incentivi per disabili
9 Assunzione con incentivi per lavoratori in difficoltà
Assunzione con il bonus IO Lavoro
Il bonus IO Lavoro dell’Anpal (l’Agenzia nazionale per le Politiche attive sul lavoro) è uno sgravio fiscale fino a 8.060 euro per un anno destinato alle aziende che assumono giovani tra 16 e 24 anni e disoccupati dai 25 anni in su.
La domanda deve essere presentata all’Inps in modalità telematica. L’Istituto, una volta ricevuta la richiesta:
determina l’importo del beneficio a seconda della durata e della retribuzione del contratto sottoscritto;
verifica i requisiti di ammissione e la disponibilità delle risorse;
in caso di esito positivo, comunica l’avvenuta prenotazione;
riconosce il relativo importo attraverso un conguaglio sui contributi.
La priorità si acquisisce in base alla data di presentazione della domanda. Si segue, pertanto, un ordine cronologico.
Va precisato che, in un primo momento, questo bonus aveva una scadenza all’inizio del 2021 ma che, successivamente, l’Anpal ha prorogato la scadenza a data da destinarsi.
Assunzione con il bonus occupazione giovani
Il bonus occupazione giovani prevede uno sgravio pari al 100% dei contributi previdenziali per chi assume nel biennio 2021-2022 ragazzi e ragazze di età non superiore ai 35 anni compiuti con contratto a tempo indeterminato, anche attraverso la trasformazione del contratto a termine.
La durata massima del beneficio è di 36 mesi o di 48 mesi per i datori di lavoro privati che effettuino assunzioni in una sede o unità produttiva ubicata in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria o Sardegna.
L’entità del bonus ha un limite fino a 6.000 euro ripartita su base mensile.
Oltre al requisito dell’età, chi vuole essere assunto con il bonus giovani non deve avere mai avuto un contratto a tempo indeterminato. Viceversa, chi vuole fruire del beneficio non deve avere effettuato nei sei mesi prima dell’assunzione o non deve effettuare nei nove mesi successivi dei licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o collettivi di lavoratori con la stessa qualifica del neoassunto e nella stessa unità produttiva.
Possono accedere al bonus giovani:
aziende private;
enti pubblici economici;
istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici;
enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
ex Ipab trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per trasformarsi in ASP, ed iscritte nel registro delle persone giuridiche;
aziende speciali costituite anche in consorzio;
consorzi di bonifica;
consorzi industriali;
enti morali;
enti ecclesiastici.
La domanda va presentata all’Inps per via telematica.
Assunzione con il bonus donne
Chi si chiede come essere assunti con le agevolazioni per l’occupazione femminile, deve sapere che il Governo mette a disposizione il cosiddetto bonus donne. Si tratta di una riduzione del 100% dei contributi previdenziali per i datori che assumono nel biennio 2021-2022 a tempo indeterminato o determinato lavoratrici disoccupate da almeno 12 mesi o da sei mesi se residenti in un’area svantaggiata.
Il beneficio è valido anche per le donne impegnate in una professione o in un settore economico colpito da un’evidente disparità di genere.
Possono accedere al bonus donne 2021:
aziende private;
enti pubblici economici;
istituti autonomi case popolari trasformati in base alle diverse leggi regionali in enti pubblici economici;
enti che per effetto dei processi di privatizzazione si sono trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico;
ex Ipab trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per trasformarsi in ASP, ed iscritte nel registro delle persone giuridiche;
aziende speciali costituite anche in consorzio;
consorzi di bonifica;
consorzi industriali;
enti morali;
enti ecclesiastici.
Sono esclusi i rapporti di lavoro intermittente, occasionale e domestico, e i rapporti di apprendistato.
Come per il bonus giovani, l’importo del bonus donne prevede la decontribuzione al 100% fino ad un massimo di 6.000 euro l’anno.
La durata dell’incentivo è di:
12 mesi per le assunzioni a tempo determinato o per la proroga del contratto a termine;
18 mesi per le assunzioni a tempo indeterminato e di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine.
Assunzione con la decontribuzione al Sud
Diventa più facile essere assunti al Sud grazie alla decontribuzione estesa al 2029 per le Regioni del Mezzogiorno. In particolare, lo sconto contributivo è del:
30% della contribuzione previdenziale, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, fino al 31 dicembre 2025;
20% della contribuzione previdenziale, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, per gli anni 2026 e 2027;
10% della contribuzione previdenziale, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail, per gli anni 2028 e 2029.
Possono accedere al beneficio le aziende private che hanno sede legale e/o almeno un’unità operativa in:
Abruzzo;
Basilicata;
Calabria;
Campania;
Molise;
Puglia;
Sardegna;
Sicilia.
L‘agevolazione viene riconosciuta anche alle aziende che hanno la sede legale in una Regione diversa ma che assumono del personale impegnato in uno dei territori sopracitati. Conta, quindi, il luogo in cui l’attività viene effettivamente svolta.
Sono esclusi i settori dell’agricoltura e del lavoro domestico.
Assunzione con il reddito di cittadinanza
La legge prevede l’esonero contributivo per chi assume un lavoratore che percepisce il reddito di cittadinanza.
L’importo del beneficio non può superare quello massimo del sussidio, vale a dire 780 euro.
La durata varia a seconda del numero di mensilità di reddito di cittadinanza già percepite dal lavoratore assunto. In pratica, va calcolata la differenza tra 18 mesi (durata massima del reddito) ed il numero di mensilità già percepite.
Attraverso questo bonus, si ottiene un’agevolazione per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato, ad esclusione dei part-time. In particolare, hanno il beneficio i contratti di:
apprendistato;
somministrazione;
lavoro subordinato a tempo indeterminato in attuazione del vincolo associativo con cooperativa di lavoro.
Il datore di lavoro deve:
aver comunicato all’Anpal per via telematica prima dell’assunzione le disponibilità dei posti vacanti;
aumentare l’organico di dipendenti a tempo indeterminato;
essere in regola con gli obblighi contributivi e di assunzione ed assicurare il rispetto degli altri obblighi di legge e degli accordi sindacali.
Assunzione con l’incentivo all’apprendistato
Ci sono degli incentivi anche per le assunzioni con contratto di apprendistato di giovani tra 15 e 29 anni di durata non inferiore a 6 mesi. Nel dettaglio:
i giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni possono essere assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale che ha una durata non superiore a 3 anni (4 anni in caso di diploma professionale quadriennale);
i giovani di età compresa tra i 18 (17 se in possesso di qualifica professionale) e i 29 anni possono essere assunti con contratto di apprendistato professionalizzante che ha una durata non superiore a 3 anni (5 anni per i profili professionali caratterizzanti la figura dell’artigiano e individuati dal contratto collettivo);
i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore o del diploma professionale, possono essere assunti con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca, la cui durata è stabilita dalle regioni e dalle province autonome.
L’agevolazione riconosciuta è la seguente:
le aziende con un numero di addetti pari o inferiore a 9 e stipulano i contratti di apprendistato di primo livello per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, hanno accesso ad uno sgravio contributivo del 100% per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di contratto, fermo restando il livello di aliquota del 10% per i periodi contributivi maturati negli anni di contratto successivi al terzo;
i datori di lavoro con un numero di dipendenti superiore a 9, hanno una aliquota contributiva pari al 10%. Per le assunzioni con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale l’aliquota contributiva è ridotta nella misura del 5%.
Per le assunzioni con contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale non sono dovuti il contributo di licenziamento e quello per l’assicurazione sociale per l’impiego.
Se il datore di lavoro mantiene in servizio il lavoratore al termine del periodo di apprendistato, (purché ancora under 30) è riconosciuto un incentivo:
pari al 50% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Inail;
nel limite massimo di 3.000 euro su base annua;
per un periodo massimo di 12 mesi.
Assunzione con altri bonus per i giovani
Oltre al bonus giovani che abbiamo visto in precedenza per chi non ha ancora compiuto i 36 anni, ci sono altre opportunità per chi si affaccia al mercato del lavoro. In particolare:
l’esonero contributivo totale per un massimo di 3.000 euro annuo e per un massimo di 36 mesi destinato a chi assume a tempo indeterminato giovani studenti al di sotto dei 30 anni di età che, entro 6 mesi dall’acquisizione del titolo di studio, abbiano svolto presso lo stesso datore attività di alternanza scuola lavoro o periodi di apprendistato;
lo sgravio contributivo fino a 8.000 euro per 12 mesi per chi assume laureati magistrali che hanno ottenuto il titolo con 110 e lode e dottori di ricerca;
una tantum da 5.000 euro per ogni assunzione fino ad un massimo di cinque per chi assume giovani genitori under 35 con figli anche in affido.
Assunzione con incentivi per disabili
La legge riconosce agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato o la trasformazione di rapporti a termine di persone con disabilità. Il beneficio è pari al:
70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali se il lavoratore ha una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o è affetto da disabilità intellettiva e psichica con riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%;
35% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali se il lavoratore ha una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79%.
Assunzione con incentivi per lavoratori in difficoltà
Segnaliamo, infine, come essere assunti con incentivi per i lavoratori che hanno perso o che rischiano di perdere il posto perché le loro aziende erano o sono in difficoltà. Si tratta, in particolare, di:
bonus rioccupazione per chi assume titolari dell’assegno di ricollocazione: decontribuzione al 50% per un periodo da 12 a 18 mesi, fino a 4.030 euro l’anno;
bonus per chi assume titolari di Naspi: 20% dell’indennità mensile che sarebbe stata corrisposta al lavoratore per il periodo residuo dell’indennità;
bonus per chi assume titolari di cassa integrazione straordinaria: contribuzione pari al 10% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali per un anno e contributo mensile pari al 50% dell’indennità di mobilità che sarebbe spettata al lavoratore per un periodo variabile in base all’età di quest’ultimo.